lunedì 4 ottobre 2010

27 Pedrouzo - Santiago

Km 20 Tempo: 4,30 ore compreso le soste
    Difficoltà: Facile
26 agosto 2010
Questa mattina Simone, Marco, Luciano e il Don si sono svegliati alle 4 e sono partiti, io e Ale abbiamo deciso ieri sera che dormiamo un po di più, ci s'incontra a Santiago. Quando sono partiti hanno fatto un po' di rumore e io mi sono svegliata, ho aspettato circa mezzora, mi sono preparata e ho chiamato Ale che vista l'ora mi ha chiesto se ero impazzita. Si è alzato di malavoglia, alle ore 5 eravamo già in cammino. Fuori è buio, l'euforia dell'arrivo, mescolata alla malinconia per la fine del cammino ci fa ridere e scherzare come due matti, per il prossimo cammino dobbiamo cambiare le due pile, a malapena ci illuminano le scarpe, meno male che ci sono già parecchi pellegrini in giro con delle pile molto migliori che illuminano il cammino. Usciti da un bosco di eucalipto come d'incanto troviamo un bar ,Ale dice “ma questo da dove è sbucato?” l'anno scorso non c'era, ci fermiamo a fare un'ottima colazione, ricordiamo la forte emozione che abbiamo provato nel 2009 e si riparte con una felicità che apre il cuore. Continuiamo in piano nei boschi di eucalipto, saliamo fino ad arrivare all'aeroporto , arriviamo al cippo con i simboli e la scritta di Santiago facciamo le foto di rito e si riparte. In lontananza albeggia, finalmente possiamo riporre nello zaino le pile. Dopo Lavacolla saliamo in cima alla collina, superiamo la televisione Galega e di stato. Ricordiamo che l'anno prima quel tratto di cammino sembrava eterno faceva caldissimo e non avevamo più acqua, ma come un miraggio davanti ad un'azienda ecco un distributore di bevande ghiacciate, passiamo li davanti ma il distributore e rotto peccato. Senza renderci conto arriviamo al monte Gozo, ci fermiamo a bere un caffè ed ecco arrivare Silvia e Eduardo, facciamo delle foto davanti al monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo II e alla giornata della gioventù del 1989, ci raggiungono anche Michelle ed Alessandra. L'emozione è grande, Alessandra ha chiesto a Michelle di proseguire con noi perché vuole entrare in Santiago da sola. In cinque riprendiamo il cammino in forte discesa verso la cattedrale. Come si entra in periferia della città c'è tantissima gente, non sono solo pellegrini che hanno fatto il cammino, che hanno sulle spalle lo zaino, ma tantissimi pellegrini che arrivano in città con tutti i mezzi di trasporto. Il 2010 è l'anno Santo, è aperta la Porta Santa, tutta questa confusione fa si che entriamo in Piazza Obradoiro dalla parte sbagliata. Vediamo una coda di persone lunga centinaia di metri sono pellegrini in fila per passare la porta Santa. Finalmente arriviamo in piazza, la cattedrale davanti a noi, una valanga di emozioni ci invadono, la felicità sprizza da tutti i pori, ci abbracciamo forte, anche questa volta San Giacomo ci ha assistito in questo lungo e travagliato cammino. In lontananza arriva Alessandra, l'aspettiamo, dopo aver scattato delle fotografie sperando che tornado alla vita quotidiana, guardandole, ci facciano provare le stesse emozioni provate ora. Ci dirigiamo verso Oficina dell'accoglienza ai pellegrini, anche qui c'è una bella fila di persone e aspettiamo il nostro turno, inizia a piovere. Presa la Compostela io e Alessandro andiamo a vedere se nell'hotel dove abbiamo alloggiato lo scorso anno a lato della cattedrale c'è una camera per la notte, domani si ritorna a casa. Prenotiamo due camere una per noi l'altra per Simone e Marco, facciamo una doccia calda intanto arrivano anche i ragazzi, loro si sono già confessati da Don Aniello io e Ale cerchiamo di entrare in cattedrale per confessarci prima della messa del pellegrino alle 12. La cattedrale è piena non ci fanno entrare ci sono tantissimi pellegrini ,aprono la porte di Plaza de Platerias e visto che abbiamo portato la credenziale ci permettono di stare in prima fila per assistere alla messa, con il botafumeiro. Finita la messa escono un fiume di pellegrini e noi entriamo in cattedrale per confessarci e abbracciare il Santo. Raggiungiamo i ragazzi per mangiare qualcosa tutti insieme con Don Aniello e Luciano, finito il pranzo hanno l'aereo per il ritorno. Rientriamo in albergo facciamo un pisolino visto la giornata nuvolosa e poi via in giro per Santiago a respirare la malinconia che ti prende dopo un cammino, domani si ritorna alla vita quotidiana. Decidiamo di cenare tutti insieme con i compagni pellegrini incontrati lungo il cammino e arrivati a Santiago oggi. La cena è buona il vino e la birra anche, l'allegria invade l'atmosfera e i nostri cuori. Un ultimo saluto un abbraccio . Ultreya peregrino, buon camino...quello della vita. Adesso tutti a nanna oggi abbiamo fatto 20 Km























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