Km 37 Tempo: 4 ore compreso le soste
Fatti Km 13 fino a La Isla gli altri 24 Km in autobus
Difficoltà: Media
14 agosto 2010
Stamattina sveglia alle ore 5,30 dopo
una breve colazione, si parte, Gianni farà con noi solo pochi metri,
poi arrivati al bivio dove inizia il cammino ci lascerà per
ritornare a Ribadesella da li cercherà i mezzi per tornare a casa,
mi spiace proprio tanto ho una tristezza che mi attanaglia il cuore. Ci salutiamo, le nostre strade si dividono, se tutto prosegue
come previsto ci vediamo fra 15 giorni a casa.
Inizia a piovere ci mettiamo le
mantelle, la strada è in discesa fra pascoli e boschi fino ad
arrivare a La Vega camminiamo lungo la spiaggia fino ad imboccare un
sentiero che costeggia il mare, si sale camminiamo fra gli arbusti,
il sentiero si stringe, dopo una breve discesa in lontananza si
vedono delle case, di colore viola, azzurro proseguiamo fino ad
arrivare a Berbès. Silvia e i ragazzi sono davanti a noi, io e Ale
camminiamo insieme, sa che sono molto dispiaciuta che Gianni sta rientrando a casa per il problema al piede, e ha deciso di camminare con
me. Il tempo è brutto, esce il sole per pochi attimi, poi
inizia di nuovo a piovere. Verso le ore 9 Ale dice "mamma ho male alla
pancia, ho voglia di vomitare", penso ha preso freddo, ma dopo un
po' la situazione peggiora, ha i brividi di freddo i crampi alla
pancia non riesce più a camminare, il tempo non aiuta, inizia a
piovere forte, alla nostra destra il mare alla sinistra solo prati. A
un certo punto dice “io mi fermo qui”, “non puoi Ale, piove
fortissimo e qui non c'è niente”, siamo soli i ragazzi non si
vedono più, noi continuiamo a fermarci, in lontananza si vedono
delle case continuo a spronare Alessandro dicendo, “magari più
avanti troviamo un bar e possiamo fermarci a bere un tè caldo”.
Continuiamo a camminare a fatica, a tratti saliamo e giriamo verso
l'interno, percorriamo sterrati e piste erbose, superiamo parecchie
spiagge, non ci rendiamo conto del bellissimo panorama, Ale sta
troppo male cammina a fatica, non troviamo neanche un posto dove
sederci a riposare, piove forte. Entriamo a Isla per arrivare
all'albergue che è all'uscita del paese percorriamo un tratto di
strada asfaltata che sembra eterno. Prima di girare in direzione
dell'albergue lungo la strada troviamo finalmente un bar, i ragazzi
ci stanno aspettando, vedono che Alessandro sta proprio male e
decidono di andare a vedere se c'è qualcuno all'albergue che possa
accoglierci, ma tornano poco dopo dicendo che è tutto chiuso, di
solito aprono nel pomeriggio non alle 11 di mattina. Dopo aver bevuto
il tè caldo, chiediamo ai gestori del bar che è anche un albergo, se
hanno una camera per dormire stanotte, che Alessandro sta male, rispondono che l'albergo e pieno però possiamo proseguire per
Villaviciosa, sicuramente li troviamo una camera, l'autobus arriva
fra mezzora e si ferma proprio qui davanti. A questo punto Simone e
gli altri proseguono a piedi, io e Ale aspettiamo. Saliamo
sull'autobus, e troviamo la maestra con il signore che percorrono il
cammino insieme, li abbiamo incontrati l'ultima volta a Santillana
del Mar, “cavolo! quanto è dimagrita”, anche lei non sta bene,
hanno deciso di prendere l' autobus a San Esteban de Leces. Come ci
sediamo Ale si addormenta, lo sveglio a Villaviciosa, cerchiamo un
albergo, prenoto 2 camere una con tre letti per quando arrivano i
ragazzi, Alessandro fa una doccia calda e come tocca il letto si
addormenta. Io mi metto a lavare la roba e finalmente posso lavare
gli indumenti che puzzano lavati in lavatrice alla Playa de Poo. Sono
le ore 14 quando esco e vado a mangiare un panino in un bar, ha smesso di piovere, scatto qualche fotografia, poi
ritorno in camera a riposare. Mi metto a letto vicino ad Alessandro e
sembra di stare attaccata a una stufa, lui continua a dormire,
sicuramente ha la febbre alta. Verso le ore 18 arrivano i ragazzi, si
sistemano nella camera di fronte, verso le 19 sveglio Ale e chiedo se
ha fame, “mamma forse è meglio se continuo a dormire” insisto
per farlo scendere dal letto a mangiare un boccone “così puoi
prendere la tachipirina per far scendere la febbre, oggi non hai mangiato niente” arriva in
camera Simone, insiste, alla fine si alza. Andiamo in un ristorante
vicino mangia un po' di riso e dopo un'ora ritorna a letto e si
addormenta. Oggi giornata molto movimentata, Gianni è arrivato a
Santander, in aeroporto, domani prenderà l'aereo per Milano, noi
abbiamo camminato per 13 km
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