Km 37 Tempo: 10 ore compreso le soste
Difficoltà: Facile
Questa mattina sveglia alle ore 6,
questa notte ho dormito poco e male, c'erano dei pellegrini che hanno
fatto un gran baccano, finalmente verso mattina hanno deciso di
andare a dormire e si è potuto riposare un po'. Mi sono svegliata
talmente inversa ,che quando abbiamo lasciato l'albergue ho iniziato
a camminare spedita in direzione del centro paese, e non mi sono
accorta delle frecce che portavano in un altra direzione, i ragazzi
mi hanno chiamata e io ho risposto che non sarei tornata indietro ma
in centro a bere un buon caffè,sperando di farmi tornare il
buonumore. Penso che questa reazione dipenda dalla stanchezza ,che
aumenta giorno dopo giorno. Alle ore 7,10 ho finito la mia
colazione, il caffè non era male, do un'occhiata alla guida per
riprendere il cammino, ci sono parecchi pellegrini lungo la strada,
quando si arriva vicino a Santiago aumentano in maniera enorme, sono
i pellegrini che percorrono gli ultimi 100 km. Esco dal centro del
paese tenendo la destra seguo le frecce gialle che mi portano in
discesa supero un rio ed entro in un parco con fontane, panchine,
chissà i ragazzi dove sono finiti? Il percorso è piacevole, uscita
dal parco mi trovo una ripida salita e valico il colle, poi su
continui saliscendi fra pascoli, orti e salgo fino ad superare
l'autostrada. Ad un tratto sento una voce conosciutissima che urla
“mamma finalmente! “Alessandro mi rimprovera,” mi hai fatto
preoccupare, dov'eri finita?”. Il percorso fino a Baamonde continua
su stradine che vanno a tratti a incrociare la carretera N 634 il
percorso, a parte i saliscendi è in lieve discesa. Il gruppo non è
completo, manca Silvia che ieri sera ha conosciuto un ragazzo
spagnolo Eduardo, si è staccata dal gruppo e sta camminando con lui.
La giornata è nuvolosa non promette niente di buono alle ore 11
arriviamo a Baamonde ci fermiamo a mangiare un panino al bar e poi
decidiamo di fare provviste per cena. A Miraz c'è solo un albergo
con 14 posti letto e un bar. Mentre ci gustiamo l'ottimo panino
arrivano anche Alessandra, Michelle, e Silvia con il suo nuovo
amico. Sono le ore 12,30 quando lasciamo il paese gli zaini pesano
molto di più, abbiamo comprato le provviste per preparare una buona
cenetta e la colazione di domattina. I ragazzi sono arrabbiati,
dicono che Silvia fa la furbetta, ha preso solo un pacco di pasta di
mezzo kg. Usciamo dal paese superando la chiesa di Santiago, troviamo
un cippo che segna km 99,800 a Santiago, l'euforia aumenta,
proseguiamo su asfalto per circa 3 km, attraversiamo la strada e la
ferrovia, superiamo un ponte e arrivati a un ermita proseguiamo in
salita camminiamo nel bosco, superiamo hòrreos e pascoli recintati
con lastre di pietra. Continuiamo in piano superiamo i piccoli paesi
di Parga, Santa Leocadia camminando su strade sterrate, sentieri e
stradine asfaltate tra pascoli e boschi, arriviamo a Miraz alle ore
16,30. In albergue non c'è più posto, John e sua moglie che
abitano in australia e un mese all'anno fanno gli ospitaleros,
piegano ad Alessandro che sapevano del nostro arrivo, quindi ha
tenuto un materasso a terra nella camerata per la mamma, e a loro dei
materassini leggeri da mettere nel vano caldaia. Silvia e Eduardo
sono riusciti ad arrivare prima di noi e hanno un posto i camerata.
Dopo il lavaggio dei panni si va a bere una birra nel bar vicino e
poi tutti in cucina per preparare la cenetta, intanto arrivano anche
Alessandra e Michelle a loro John trova un' ulteriore sistemazione a
terra. La Cena è chiassosa, si sono uniti anche altri pellegrini.
Inizia a piovere, ci precipitiamo fuori a ritirare i panni, li
stendiamo nelle varie sedie e poi tutti a nanna. Oggi abbiamo fatto
37 km.
Nessun commento:
Posta un commento