venerdì 15 ottobre 2010

24 Vilalba - Miraz

Km 37 Tempo: 10 ore compreso le soste
             Difficoltà: Facile
Questa mattina sveglia alle ore 6, questa notte ho dormito poco e male, c'erano dei pellegrini che hanno fatto un gran baccano, finalmente verso mattina hanno deciso di andare a dormire e si è potuto riposare un po'. Mi sono svegliata talmente inversa ,che quando abbiamo lasciato l'albergue ho iniziato a camminare spedita in direzione del centro paese, e non mi sono accorta delle frecce che portavano in un altra direzione, i ragazzi mi hanno chiamata e io ho risposto che non sarei tornata indietro ma in centro a bere un buon caffè,sperando di farmi tornare il buonumore. Penso che questa reazione dipenda dalla stanchezza ,che aumenta giorno dopo giorno. Alle ore 7,10 ho finito la mia colazione, il caffè non era male, do un'occhiata alla guida per riprendere il cammino, ci sono parecchi pellegrini lungo la strada, quando si arriva vicino a Santiago aumentano in maniera enorme, sono i pellegrini che percorrono gli ultimi 100 km. Esco dal centro del paese tenendo la destra seguo le frecce gialle che mi portano in discesa supero un rio ed entro in un parco con fontane, panchine, chissà i ragazzi dove sono finiti? Il percorso è piacevole, uscita dal parco mi trovo una ripida salita e valico il colle, poi su continui saliscendi fra pascoli, orti e salgo fino ad superare l'autostrada. Ad un tratto sento una voce conosciutissima che urla “mamma finalmente! “Alessandro mi rimprovera,” mi hai fatto preoccupare, dov'eri finita?”. Il percorso fino a Baamonde continua su stradine che vanno a tratti a incrociare la carretera N 634 il percorso, a parte i saliscendi è in lieve discesa. Il gruppo non è completo, manca Silvia che ieri sera ha conosciuto un ragazzo spagnolo Eduardo, si è staccata dal gruppo e sta camminando con lui. La giornata è nuvolosa non promette niente di buono alle ore 11 arriviamo a Baamonde ci fermiamo a mangiare un panino al bar e poi decidiamo di fare provviste per cena. A Miraz c'è solo un albergo con 14 posti letto e un bar. Mentre ci gustiamo l'ottimo panino arrivano anche Alessandra, Michelle, e Silvia con il suo nuovo amico. Sono le ore 12,30 quando lasciamo il paese gli zaini pesano molto di più, abbiamo comprato le provviste per preparare una buona cenetta e la colazione di domattina. I ragazzi sono arrabbiati, dicono che Silvia fa la furbetta, ha preso solo un pacco di pasta di mezzo kg. Usciamo dal paese superando la chiesa di Santiago, troviamo un cippo che segna km 99,800 a Santiago, l'euforia aumenta, proseguiamo su asfalto per circa 3 km, attraversiamo la strada e la ferrovia, superiamo un ponte e arrivati a un ermita proseguiamo in salita camminiamo nel bosco, superiamo hòrreos e pascoli recintati con lastre di pietra. Continuiamo in piano superiamo i piccoli paesi di Parga, Santa Leocadia camminando su strade sterrate, sentieri e stradine asfaltate tra pascoli e boschi, arriviamo a Miraz alle ore 16,30. In albergue non c'è più posto, John e sua moglie che abitano in australia e un mese all'anno fanno gli ospitaleros, piegano ad Alessandro che sapevano del nostro arrivo, quindi ha tenuto un materasso a terra nella camerata per la mamma, e a loro dei materassini leggeri da mettere nel vano caldaia. Silvia e Eduardo sono riusciti ad arrivare prima di noi e hanno un posto i camerata. Dopo il lavaggio dei panni si va a bere una birra nel bar vicino e poi tutti in cucina per preparare la cenetta, intanto arrivano anche Alessandra e Michelle a loro John trova un' ulteriore sistemazione a terra. La Cena è chiassosa, si sono uniti anche altri pellegrini. Inizia a piovere, ci precipitiamo fuori a ritirare i panni, li stendiamo nelle varie sedie e poi tutti a nanna. Oggi abbiamo fatto 37 km.















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