venerdì 5 novembre 2010

07 Portugalete - Castro Urdiales

Km 30,5 Tempo:  ore compreso le soste 
Difficoltà: Media
6 agosto 2010
 Sveglia alle ore 6 dopo aver ritirato le magliette, ancora umide stese fuori nel cortile dell'albergue e aver preparato lo zaino ci dirigiamo all'uscita, sono quasi le ore 7 quando partiamo, tutte le mattine ci svegliamo presto ma fra le varie medicazioni, ritiro degli indumenti stesi ecc si parte sempre un'ora dopo. Usciti Dall'albergue si sale nella parte alta del paese, “cavolo a quest'ora le scale mobili non funzionano!” ci dirigiamo verso la montagna, quando arriviamo difronte al cimitero ritroviamo il cammino, iniziamo a scendere fino a trovare due piste ciclabili. Noi prendiamo la seconda con fondo rosso com'è scritto sulla nostra guida. Si costeggia per alcuni km l'autostrada, la pista ciclabile è divisa in due corsie, per i ciclisti e per i pedoni, finalmente ci allontaniamo dal rumore dell'autostrada. Intorno a noi la campagna, è un continuo saliscendi per la maggior parte in salita, arrivati al barrio di Gallarta la fame si fa sentire, purtroppo non troviamo un bar. Riprendiamo la pista ciclabile andiamo in direzione del mare, a un tratto troviamo un bivio sulla destra, ci sono frecce gialle che indicano diverse direzioni, chiediamo a dei ciclisti qual'è la direzione giusta, ci consigliano di prendere per la deviazione a sinistra che taglia una grande curva della pista ciclabile. Ci stiamo dirigendo verso il mare, ai lati della pista ciclabile, campi coltivati e pascoli con animali, Alessandro si ferma sovente ad accarezzare i cavalli. Finalmente c'è un bellissimo sole che ci mette il buonumore, dopo 5 giorni di tempo brutto e pioggia. Giunti a Playa de la Arena ci fermiamo al bar a fare un'abbondante colazione, incontriamo una signora di Albenga che ha una casa qui vicino, ci racconta che sono tanti anni che passa l'estate in questa spiaggia. Alle ore 10 riprendiamo il cammino che segue lungo la spiaggia, superiamo un'area pic nic seguendo la spiaggia, attraversiamo un ponte pedonale e ci troviamo su un piazzale pieno di macchine posteggiate. Ci dirigiamo verso sinistra dopo aver percorso 300 metri ci troviamo all'albergue, rendendoci conto che la direzione non è giusta e che abbiamo perso il cammino, chiediamo informazioni a varie persone, ma sono contraddittorie, decidiamo di ritornare al punto dove abbiamo visto l'ultima freccia gialla, nascosta dalle auto in sosta troviamo la freccia successiva che indica di seguire a destra. Imbocchiamo un sentiero in salita che dopo pochi metri diventa una ripida scalinata, si fa fatica a salire, ci sono dei turisti davanti a noi che camminano pianissimo e dopo pochi gradini si fermano a riposare e non ti lasciano lo spazio per superarli, dal lato opposto a momenti ci sono i ciclisti che scendono con le biciclette per mano e tu sei imbottigliato in quel caos e non sai come muoverti. Finalmente si arriva alla fine della scalinata e sbucchiamo in una stradina asfaltata che costeggia l'oceano, è di una bellezza che ti toglie il fiato. Chiediamo a una coppia turisti di scattarci una foto, e con il cuore aperto a questa meraviglia iniziamo a percorrere la strada pianeggiante, peccato che sia asfaltata, costeggia tutta la costa, alla tua destra solo l'oceano con le sue meravigliose coste a sinistra prati con pascoli, una mucca più spericolata di altre a deciso di brucare l'erba proprio al limite del prato “ sicuramente anche lei non ha resistito al bellissimo panorama sull'oceano” superiamo una piccola galleria, questa strada una volta era il percorso che usavano i treni per portare il materiale della miniera. La strada finisce su un piazzale dove troviamo un cartello che ci indica che siamo giunti in Cantabria, la felicità aumenta, finalmente abbiamo superato i Paesi Baschi, abbiamo già percorso 200 km. Visto la bella giornata e il magnifico oceano davanti a noi decidiamo di fare una piccola pausa e scattare alcune foto prima di riprendere il cammino. Lasciato il piazzale ci dirigiamo in direzione della carretera, bisogna fare attenzione anche se non ci sono molte auto che transitano, la seguiamo fino a giungere a Ontòn. Il panorama sulla costa è comunque molto bello, percorriamo la strada in discesa per poi risalire di 200 metri, e poi scendiamo fino a raggiungere il borgo di Mioño attraversiamo il Parque de las Arrieras e sbucchiamo sulla spiaggia, sono quasi le ore 13,30 e non abbiamo ancora pranzato, ci dirigiamo a un chiosco sulla spiaggia ma è pieno di gente, dopo aver aspettato un po' per vedere se si libera un tavolo decidiamo di riprendere il cammino alla nostra sinistra si vede la pubblicità di un'Asador, ci fermiamo a pranzare qui, è un bel posto panoramico dove si vede tutta la baia, Alessandro e Simo si sbaffano un mega panino chiamato Rocamar. Sono  le ore 14, 15 quando riprendiamo il cammino, dall'Asador si sale sul promontorio e si segue la costa, la giornata è caldissima in lontananza si vede Castro Urdiales, seguiamo la stradina lungo fiume che ci porta alla Playa de Brazomar, decidiamo di andare velocemente all'albergue e poi di ritornare in spiaggia a fare un bel bagno. Giriamo per varie vie della città fino a giungere alla Plaza de Toros, e alla ore 15,30siamo all'albergue, dove ci dicono che è completo ma se ci accontentiamo montano una tenda per farci dormire, per noi va bene, lasciamo gli zaini al rifugio e visto il bel sole caldo decidiamo di lavare subito i panni sporchi della giornata sperando che si asciughino per la sera. Ci dirigiamo verso la spiaggia, con noi viene anche Lisa la ragazza che abbiamo conosciuto al rifugio di Lezama che abbiamo rincontrato qui. Finalmente siamo in spiaggia abbiamo fatto il bagno, preso il sole, come dei turisti, mi sembra strano di non aver lo zaino in spalla, e camminare a piedi nudi sulla spiaggia. Alle ore 18 ritorniamo in albergue, le tende le hanno montate ma hanno fatto sistemare i pellegrini in bicicletta, per noi hanno trovato un'altra sistemazione, hanno tenuto 4 materassi io dormirò con un materasso sopra il tavolo, e i ragazzi con i materassi a terra dormiranno sotto il tavolo, per noi va bene. Dopo la doccia andiamo a cena in un ristorantino vicino all'albergue e alle ore 22 si va a letto. Oggi abbiamo fatto 30,5 km






























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